CULTURA – L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento studenti della facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione coordinati dai professori Susanna Pasticci e Gianluca Bocchino, del corso “Fondamenti e metodi dell’educazione musicale” dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
Una vera e propria standing ovation per “Bilal: come l’acqua che rinfresca”, il racconto musicale che ieri pomeriggio (martedì 9 maggio 2023) ha entusiasmato e commosso i tanti presenti nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e che ha visto la partecipazione di oltre cento studenti della facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione coordinati dai professori Susanna Pasticci e Gianluca Bocchino, del corso “Fondamenti e metodi dell’educazione musicale”.
Alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università, prof. Marco Dell’Isola, prima di procedere alla Cerimonia di consegna delle pergamene del Corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione e del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche, si è tenuta una “Let’s sing”, una lezione-concerto durante la quale è stato proposto un racconto musicale realizzato e interpretato dalle studentesse e studenti del corso di “Fondamenti e metodi dell’educazione musicale”.
Nel modulo di “Fondamenti e metodi dell’educazione musicale”, tenuto dai professori Gianluca Bocchino e Susanna Pasticci, gli studenti hanno avuto la possibilità di sperimentare le potenzialità espressione della voce e la funzione educativa del canto, a ciò si aggiunga l’elaborazione di progetti ludico-musicali per la prima infanzia e per i contesti educativi multiculturali.
“Bilal: come l’acqua che rinfresca” (la parola araba Bilal, che tradotta significa proprio “come l’acqua che rinfresca”) rappresenta in poco meno di 15 minuti la storia di KR46M0 un bimbo di nemmeno un anno vittima del naufragio sulle coste di Cutro, in provincia di Crotone (Calabria) dello scorso febbraio 2023. L’acronimo KR46M0 (KR – Crotone, 46 – la quarantaseiesima vittima ritrovata dai soccorsi, M – maschio, 0 – meno di un anno di età) rappresenta un dramma umano vero, che non può e non deve essere dimenticato.
Il viaggio della speranza dalla Turchia verso l’Italia sperando in una vita migliore di centinaia di profughi, uomini, donne e bambini. La disperazione di una traversa ai limiti del possibile, e appunto il naufragio a Steccato di Cutro, a poche decine di metri dalla riva calabrese. Un susseguirsi di suoni, note musicali (appena cinque ricavate dallo stesso acronimo su una scala musicale) nate dal laboratorio della voce cantata curato dai professori Bocchino e Pasticci e che attraverso la “Metodologia Orff” prendendo spunto anche dalla didattica musicale dell’educatrice della scuola d’infanzia francese Monique Frapat crea un racconto musicale dalle forti emozioni che si conclude con la tragica morte in mare di un innocente bambino in un crescendo di suoni e voci interpretate in maniera magistrale dai vai interpreti.
Al termine dell’esibizione un lungo applauso dei presenti in un’Aula Magna, riempita in ogni ordine di posto, ha reso una tradizionale “lezione-concerto” una vera e propria opera d’arte che ha strappato più di qualche lacrima e fatto riflettere tutti sull’importanza che ha l’accoglienza dei profughi nel 2023, la disperazione di tanti popoli dilaniati dalla guerra e dai cambiamenti climatici e il ricordo di tragedie come quella di Cutro. Un plauso a studenti, docenti e all’Università degli Studi di Cassino, con in testa il Magnifico Rettore Dell’Isola per aver creduto nel progetto “Bilal: come l’acqua che rinfresca”.
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