POLITICA – Il Comune di Cassino fa chiarezza sulla risposta della Soprintendenza dopo l’esposto dell’opposizione per quel che riguarda la pedonalizzazione del centro: “La lettera non lascia spazio a dubbi, tranne forse a chi ha il solo intento di bloccare o almeno rallentare il cantiere”. Ma Leone ammonisce ancora: “Salera, fermati!”
“Questa Soprintendenza, alla specifica richiesta di verifica della sussistenza o meno di eventuali ipotesi di illegittimità, precisa che la validazione del progetto e la sua approvazione da parte della Giunta Comunale avvenuta in assenza della preventiva acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica così come disciplinata dall’art.146 del D.Lsg. n.42/04, di per sé, non attribuisce l’illegittimità all’atto amministrativo, bensì è da considerarsi inefficace, fino alla successiva acquisizione della predetta autorizzazione”.
Questo è quanto si legge nella lettera della Soprintendenza in merito al parere paesaggistico. “Il che significa – sottolinea in una nota il Comune di Cassino – che ciò che si sta facendo è legittimo, che i lavori possono andare avanti per quel che non riguarda l’aspetto paesaggistico, ovvero la parte conclusiva dei lavori. Il parere su tale aspetto, rilasciato a suo tempo, afferisce peraltro agli stessi identici materiali ed elementi architettonici ed arborei di piazza Diamare. Il Corso è infatti la prosecuzione di un unico progetto. Logica vuole che, utilizzando – come si utilizzeranno – gli stessi identici materiali, se parere favorevole c’è stato prima, non si capirebbe perché non dovrebbe esserci ora.
La lettera a firma del dott. Maurizio Panarello, funzionario referente per il contenzioso paesaggistico, e del dott. Francesco Di Mario, Soprintendente, non lascia spazi a dubbi, tranne forse a chi ha il solo intento di bloccare o almeno rallentare, per strumentalizzazione elettorale, i lavori che invece l’Amministrazione vuole vadano avanti con la dovuta celerità.
La lettera della Soprintendenza al sindaco Enzo Salera, giunta ieri al protocollo del Comune, è stata inviata per conoscenza anche alla Regione Lazio, alla Procura della Repubblica di Cassino, ai consiglieri comunali di opposizione firmatari dell’ esposto: Laura Borraccio, Benedetto Leone, Renato De Sanctis, Francesco Evangelista, Giuseppe Golini Petrarcone, Massimiliano Mignanelli, Luca Fardelli.
LA RISPOSTA
Ed è proprio uno dei consiglieri di opposizione che ha firmato l’esposto, Benedetto Leone, ad intervenire e a dare una diversa lettura rispetto a quella fornita dal Municipio. Spiega Leone: “Salera fermati. Non andare avanti con i lavori, non hai l’autorizzazione paesaggistica, oramai è chiaro, altrimenti te ne assumerai tutte le responsabilità. Dalla nota di ieri della sovrintendenza, nella quale si dichiara espressamente che “la mancanza del parere paesaggistico, non attribuisce illegittimità all’atto amministrativo bensì è da considerarsi inefficace”.
Come possono andare avanti i lavori se gli atti sono inefficaci? E ancora una volta smentisco il Sindaco, il cantiere e’ partito il 28.03.23, non è di Acea ma del Comune, ed è ancora in corso senza autorizzazione paesaggistica. Autorizzazione che non può essere rilasciata postuma, altrimenti si incorre nel penale. Per questo motivo invito ufficialmente il Sindaco a fermare i lavori, un domani non potrà accusare l’opposizione di non averlo avvisato. Le procedure vanno rispettate, il risultato finale non può giustificare la superficialità, l’ approssimazione e L’ improvvisazione con la quale è stata e viene ancora oggi gestita un’opera pubblica, in questo caso così impattante per la nostra città. Sindaco fermati!”.
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