SCUOLA – Gli studenti delle classi 3^B dell’indirizzo Linguistico e 5^B di Scienze Umane, hanno partecipato anche all’evento che si è svolto al Teatro Manzoni
di Francesca Messina
“Per non dimenticare”, in occasione della Giornata della Memoria, il Liceo Varrone di Cassino ha anche realizzato nella struttura scolastica di viale Europa una “scala della memoria” che auspica la libertà e la pace tra i popoli.
“Inoltre – spiega la dirigente scolastica Teresa Orlando – è stato allestito un angolo per ricordare e fare memoria dell’Olocausto, nella convinzione che solo la conoscenza di ciò che è stato può portare a un mondo di legalità e rispetto. Un grande lavoro di squadra, che ha rappresentato anche un’attività di inclusione, che ha visto fianco a fianco in questi giorni insegnanti, curriculari e di sostegno, studenti, assistenti specialistici e il personale ATA a cui va tutto il mio forte plauso”.
Inoltre gli alunni del Liceo Varrone, hanno preso parte anche all’iniziativa che si è svolta presso il Teatro Manzoni di Cassino. Gli studenti delle classi 3^B dell’indirizzo Linguistico e 5^B di Scienze Umane, hanno partecipato all’evento che si è svolto in occasione della giornata della memoria. I ragazzi sono stati accompagnati dai professori Giovanna Vittorelli, Lorenzo Miele e Antonietta Papa ed hanno partecipato attivamente con commozione ed interesse alla mattinata.
Tra i ritmi musicali che hanno accompagnato l’evento l’Inno alla gioia, “Gam Gam” e “Auschwitz” di Guccini. L’incontro in particolare ha ricordato il sacrificio dei tanti internati militari italiani della provincia di Frosinone e in generale la tragedia dei seicentomila soldati che rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Alcuni ragazzi hanno letto pagine di testimonianze, molto toccanti.
“Grazie alle testimonianze – ha sottolineato la professoressa Vittorelli impegnata, insieme al professor Miele, anche nel coro dell’ASDOE (Associazione Docenti Europei) – i nostri ragazzi hanno imparato che la vita non prescinde dalla pace, infatti essa si nutre di storie e si fortifica quando, nel rispetto della dignità di ciascuno, le discriminazioni vengono meno. È impossibile comprendere fino in fondo l’orrore dei lager, ma oggi i nostri ragazzi, tutti noi, come auspicava Primo Levi, abbiamo saputo qualcosa in più”.
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